PASSIONE: IL CINEMA
Le conseguenze dell'amore
un film di Paolo Sorrentino
Genere:drammatico
Cast: Toni Servillo, Olivia Magnani, Adriano Giannini
Data di uscita: 24 settembre 2004 (Cannes)
Trama:Il film è nato da una curiosità ossessiva del regista che, trovandosi in un bar in Brasile fece caso ad alcuni uomini d’affari solitari, in giro per gli alberghi di mezzo mondo, e pensò:” Ma cosa fanno?Cosa pensano?Per chi lavoreranno?” . Da qui è nato il film che come personaggio ha un uomo con una vita rubata da qualcuno.
Ogni uomo ha il suo segreto inconfessabile. Ma Titta Di Girolamo (Toni Servillo) ne ha più di uno. È evidente. Altrimenti perché un uomo di cinquant'anni, del sud, dovrebbe vivere da otto anni in una anonima camera d'albergo di un'anonima cittadina della Svizzera italiana? Otto anni trascorsi a non lavorare. Apparentemente. Anni di silenzio e di sigarette, anni appollaiato tra la hall e il bar dell' hotel, indossando abiti elegantissimi senza concedersi, però, alcuna mondanità. Un'atroce routine, nell'eterna attesa che accada qualcosa di rocambolesco.
Titta osserva, scruta impassibile la vita che gli scorre davanti e nessun sentimento, nessuna emozione trapela. Apparentemente. Senza più nessuno. Solo. Un uomo perduto. Perso da anni a contemplare di nascosto qualcosa. Ma cosa? E perché? Insomma, quali sonoi segreti inconfessabili di Titta Di Girolamo?
Titta Di Girolamo è un uomo solo,tiene segreta a tutti la propria identità, il suo passato e la sua professione. Ma quando il suo incontenibile bisogno di amicizia e d'amore faranno scattare una scintilla, qualcosa dentro di lui si incrinerà per sempre e tutto d'un tratto le gigantesche insicurezze e le paure che da sempre affliggono profondamente il suo animo usciranno fuori con irruenza, conducendolo alla svolta della sua vita. E tutto nel giorno del suo cinquantesimo compleanno.
Un film, questo di Sorrentino, che riesce davvero a sorprendere, per l'efficacia delle immagini, per il claustrofobico e armonioso susseguirsi di piani sequenza con i quali il regista ci racconta la vita notturna di un uomo perennemente insonne che trova mille cose da fare pur di non soffermarsi a pensare alla sua condizione. E poi la voce fuori campo del protagonista che si racconta, e nei momenti di riflessione sembra voler raccontare e spiegare se stesso a se stesso, più che a noi...
Una sceneggiatura fatta di poche ma essenziali battute. con primi piani sulla sfrontatezza e l'alienata tenerezza delle espressioni del volto di Toni Servillo, il volto di un uomo cui è stato rubata la gioia di vivere e che meccanicamente vive una vita che non gli appartiene solo perché vittima di un ricatto. Le musiche sono straordinariamente ritmate, a rimarcare i pochi istanti di movimento della vita lenta e noiosa del protagonista ma. fate attenzione, non vi è una colonna sonora finale che accompagna i titoli di coda. Forse perché lo straordinario regista de "Le conseguenze dell'amore" ha capito quanto la quiete è importante, anzi irrinunciabile, per godere appieno di un'opera d'arte. Oppure semplicemente perché non c'è una colonna sonora in grado di colpire lo spettatore meglio della mancanza assoluta di suono.
E poi diciamola tutta: un film inconsueto e bellissimo come questo, tutto costruito sull'introspezione di un uomo fragile le cui paure sono un po' quelle che attanagliano tutti noi.
La prima volta che ho guardato questo film sono rimasto per tutta la durata del film in un totale silenzio, l'atmosfera che questa storia racchiude e trasmette con la sua vivace e stuzzicante anormalità è quanto di più stimolante si possa trovare in giro per un appassionato di cinema.
Avrò quardato questo film almeno 6 volte, e ogni volta sembra la prima, un film unico nel suo genere, per me forrei non finisse mai, ma come ci ha abituato la vita ... tutto finisce. Quindi non ci resta che guardare un altro film di Paolo Sorrentino.
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