La morte è qualcosa di veramente difficile da spiegare e soprattutto è una cosa molto delicata se se ne vuole parlare.
E' qualcosa difficile da capire, si inizia ad assaporarne il significato solo quando la si sfiora o quando disgraziatamente ci colpisce indirettamente.
Forse vi sembrerà un discorso un pò campato in aria ma vi assicuro che la morte ci cambia la vita!
Proprio il tema della morte è uno dei soggetti più difficili da affrontare con i bambini, forse perché ci coinvolge emotivamente attraverso le nostre esperienze personali.
In Inghilterra per dare un aiuto concreto alle persone in difficoltà riguardo a questo tema, gli esperti britannici del Candle Project forniscono supporto e consulenza ai bambini che hanno subito un lutto e alle loro famiglie. In una sezione dedicata del sito della Bbc Barbara Monroe e Frances Kraus, rispettivamente direttore e responsabile del progetto, analizzano una serie di dubbi comuni tra i bambini e danno alcuni suggerimenti agli adulti sulle risposte e i comportamenti da adottare.
Le domande più difficili possono arrivare in ogni momento della giornata e l'interesse per le risposte svanisce facilmente e in fretta: bisogna adattarsi e non pretendere di concludere la discussione in una volta sola. Sicuramente saranno i bimbi a ritornare da noi con nuove domande: sentirsi a disagio nel parlare della morte e stentare nel trovare le parole giuste è normale e loro sono in grado di comprenderlo. Se l'argomento ci causa dolore, è giusto spiegare perché o parlare per esempio di un nostro lutto recente. Il concetto di morte è astratto e, per facilitarne la comprensione ai più piccoli, può essere utile fare degli esempi concreti, per differenziare un essere vivo da uno senza vita: un uomo vivo respira, mangia, si sveglia; la maggior parte delle persone muoiono quando sono anziane, ma anche giovani e bambini possono morire a causa di una grave malattia o di un incidente. I funerali sono un altro mistero da svelare: semplicemente possono essere spiegati come momenti speciali in cui le persone che conoscevano il defunto si riuniscono per ricordarlo insieme e dargli un ultimo saluto. È importante anche assicurarsi che i nostri ascoltatori abbiano capito e per verificarlo si può chiedere loro di ripetere ciò che gli abbiamo spiegato o fargli delle domande.
Infine, suggeriscono gli esperti ma anche il buon senso, accettiamo il fatto che non sempre esistono le risposte e a volte è giusto anche dire semplicemente «non lo so».
E' qualcosa difficile da capire, si inizia ad assaporarne il significato solo quando la si sfiora o quando disgraziatamente ci colpisce indirettamente.
Forse vi sembrerà un discorso un pò campato in aria ma vi assicuro che la morte ci cambia la vita!
Proprio il tema della morte è uno dei soggetti più difficili da affrontare con i bambini, forse perché ci coinvolge emotivamente attraverso le nostre esperienze personali.
In Inghilterra per dare un aiuto concreto alle persone in difficoltà riguardo a questo tema, gli esperti britannici del Candle Project forniscono supporto e consulenza ai bambini che hanno subito un lutto e alle loro famiglie. In una sezione dedicata del sito della Bbc Barbara Monroe e Frances Kraus, rispettivamente direttore e responsabile del progetto, analizzano una serie di dubbi comuni tra i bambini e danno alcuni suggerimenti agli adulti sulle risposte e i comportamenti da adottare.
Le domande più difficili possono arrivare in ogni momento della giornata e l'interesse per le risposte svanisce facilmente e in fretta: bisogna adattarsi e non pretendere di concludere la discussione in una volta sola. Sicuramente saranno i bimbi a ritornare da noi con nuove domande: sentirsi a disagio nel parlare della morte e stentare nel trovare le parole giuste è normale e loro sono in grado di comprenderlo. Se l'argomento ci causa dolore, è giusto spiegare perché o parlare per esempio di un nostro lutto recente. Il concetto di morte è astratto e, per facilitarne la comprensione ai più piccoli, può essere utile fare degli esempi concreti, per differenziare un essere vivo da uno senza vita: un uomo vivo respira, mangia, si sveglia; la maggior parte delle persone muoiono quando sono anziane, ma anche giovani e bambini possono morire a causa di una grave malattia o di un incidente. I funerali sono un altro mistero da svelare: semplicemente possono essere spiegati come momenti speciali in cui le persone che conoscevano il defunto si riuniscono per ricordarlo insieme e dargli un ultimo saluto. È importante anche assicurarsi che i nostri ascoltatori abbiano capito e per verificarlo si può chiedere loro di ripetere ciò che gli abbiamo spiegato o fargli delle domande.
Infine, suggeriscono gli esperti ma anche il buon senso, accettiamo il fatto che non sempre esistono le risposte e a volte è giusto anche dire semplicemente «non lo so».

Grazie a Valentina Tubino
1 commento:
I bambini più piccoli credo siano gli unici a poter cogliere gli aspetti più profondi della morte, riescono a vivere questa esperienza mettendo più a fuoco la mancanza della persona che non c'e più, piuttosto che cedere alla paura di rimanere soli.
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