mercoledì, marzo 29, 2006

SONO TRASCORSI 27gg DALLA SCOMPARSA DI TOMMASO.

Sarebbero almeno sei le persone coinvolte nel rapimento del piccolo Tommaso Onofri, il bimbo che soffre di epilessia scomparso lo scorso 2 marzo a Casalbaroncolo nel parmense. Il primo è un siciliano sulla trentina, pregiudicato, identificato grazie a un'impronta digitale parziale, trovata dai carabinieri del Ris sullo scotch usato per immobilizzare Paolo Onofri la sera del sequestro. Una sola impronta, che il rapitore avrebbe lasciato sul nastro adesivo togliendosi un guanto per srotolarlo. Proprio da quell'impronta l'attenzione degli investigatori è approdata al gruppo di persone sorvegliate in questi giorni.
Dopo il pregiudicato c'è il complice, entrato con lui nel casale degli Onofri il 2 marzo. Poi una coppia, un uomo e una donna, forse legati alla criminalità organizzata, che potrebbero sapere qualcosa di importante sulla scomparsa di Tommy. Insieme a loro Mario Alessi, il manovale siciliano che lavorò nella cascina degli Onofri indagato per concorso in sequestro di persona, che si è dichiarato «estraneo ai fatti». Gli investigatori, infine, starebbero cercando il mandante del rapimento, che non avrebbe partecipato materialmente all'azione. Il nome del pregiudicato siciliano, che gli inquirenti conoscono, rimane blindato. Così come l'evoluzione delle indagini.

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